Presentazione
Gli studi comparati come apertura verso l’alterità
Gli studi comparativi hanno l’obiettivo di mettere in relazione opere, autori, movimenti e fenomeni delle diverse culture, al fine di evidenziare sia gli elementi di continuità sia quelli di specificità e talora di conflitto che le caratterizzano.
Nell’epoca del multiculturalismo e della globalizzazione, quando la circolazione delle idee diviene sempre più rapida ed estesa, l’apertura verso l’alterità assume un rilievo centrale, e investe fortemente il rapporto con l’esperienza linguistica, letteraria e artistica, oltre che con le concezioni e pratiche educative, modificando modelli consolidati e creandone di nuovi.
Sulla base di queste considerazioni, e anche con riferimento ai recenti interscambi nell’ambito dell’Unione Europea per ciò che riguarda le politiche culturali, l’impostazione comparativa del Dottorato consente un significativo e originale ampliamento delle tematiche e degli orientamenti della ricerca in ambito linguistico, letterario, artistico e formativo.
Gli obiettivi principali del Dottorato consistono nel formare studiosi con un’elevata capacità di analisi critica relativamente alle letterature, alle lingue, alle arti, alle politiche educative.
L’acquisizione di strumenti e metodologie nel campo degli ambiti prescelti sarà raffinata e incrementata grazie agli apporti tipicamente comparatistici del confronto fra diverse culture, diverse lingue, diverse arti e letterature, diversi contesti e sistemi formativi. Sono riferiti a questi temi gli indirizzi in cui il Dottorato, pur nella sua unitarietà di fondo, si articola (Lingue e letterature straniere, Italianistica, Teoria della letteratura e Linguistica italiana, Storia dell’Arte).
Sbocchi occupazionali e professionali previsti
Le figure professionali formate dal Dottorato dovranno essere in grado di svolgere le attività di operatori culturali di alto livello, multilinguisti e multiculturali, per lavorare nell’industria culturale, nell’Università, nelle istituzioni nazionali, europee e internazionali, per partecipare e promuovere progetti di ricerca e intervento lanciati dall’Unione Europea o da altri organismi (quali l’UNESCO, l’OCSE, etc.) da Enti di ricerca internazionali e da istituzioni e fondazioni italiane impegnate negli ambiti ricompresi nei settori di pertinenza del Dottorato.
L’alta qualificazione raggiunta permetterà ai dottori di ricerca di esercitare le loro competenze scientifiche sia nel settore pubblico (biblioteche, archivi, beni culturali, Ministeri, Enti locali, circuiti museali) sia nel settore privato (giornali, editoria, centri di ricerca, consulenza aziendale, risorse umane, progetti di formazione e riqualificazione, turismo, produzione o realizzazione di strumenti per i servizi linguistici e di contenuti culturali per le banche dati). Senza contare la possibilità di utilizzare le competenze fornite dal Dottorato anche come arricchimento per i futuri insegnanti e dirigenti nella Scuola di ogni ordine e grado.
Descrizione delle attività formative del Dottorato
Il percorso del Dottorato si realizza attraverso incontri seminariali per i quali è richiesta la partecipazione assidua ed attiva dei dottorandi con relazioni, lavori scritti (recensioni), schede e ricerche bibliografiche.
L’interazione con i docenti del Collegio, divisi per indirizzi, all’interno dei seminari è volta a fornire strumenti metodologici utili alla ricerca e alla stesura della tesi. Il lavoro di elaborazione della tesi si articola nei colloqui individuali con il tutor-relatore e negli incontri plenari, sia con gli altri dottorandi del ciclo che con il Collegio dell’indirizzo, che hanno la funzione di monitorare il lavoro nel suo sviluppo.
Nel corso del lavoro di tesi i dottorandi si avvalgono dei contatti internazionali del Dottorato, assolutamente necessari (in particolar modo per l’indirizzo linguistico) per il reperimento delle fonti documentarie; a tal fine è prassi consolidata il soggiorno all’estero di ciascun dottorando (minimo tre mesi) specie nelle sedi universitarie straniere in convenzione. Lezioni di docenti stranieri e di specialisti di livello internazionale, provenienti da altri Atenei, completano il quadro delle attività formative.
Le riviste specialistiche afferenti al Dipartimento o a suoi docenti potranno consentire un tempestivo e prestigioso sbocco editoriale per la migliore produzione scientifica dei dottorandi e dei dottori di ricerca (“Dante”, “Pirandelliana”, “Sincronie”, “Testo e senso”, “La lingua italiana”, “Carte di viaggio” e la rivista mensile internazionale “Mosaico”, pubblicata in Brasile). Oltre al valore scientifico delle pubblicazioni, è da notare che la collaborazione a queste attività editoriali (in coerenza con gli obiettivi formativi su esposti) consente ai dottorandi di apprendere, sotto la direzione dei loro professori, anche il funzionamento e le regole di una redazione.